Via Foria
L'ascensore corre veloce
Tra i piani del vecchio grattacielo.
Abbiamo finito di centellinare
Lunghe ore di numeri,
gradevolmente distratti
dalla minigonna della segretaria.
Stropicciamoci gli occhi
Per il "ferrarino" bianco
Del padrone cirrotico e nevrotico
Che odia la pausa pizza e birra.
Si muore di noia
A lasciare che i piccioni
Sciolgano i loro escrementi
Sui vetri a doppio strato
Mentre il vento flette
Quest'osso di seppia
Di cemento armato.
Non ci angustiamo
C'è da servire più di un'amante
In cambio di due dischi al vinile,
e poi c'è da sentire il notiziario
che indica sempre tempo brutto
sul Tirreno, fa nculo
anche domani niente mare!
Firenze 17.8.06 (Raccolta dentro il passato)
