Vampiro

04.02.2023

Saltella (solerte) il merlo

Sul bocciolo di rosa

Sbiancato dalla pioggia (Notturna)

E (bizzarre) forme di laghi

dettano i tempi Della (tarda) Primavera.

Sulle cime dei (grezzi) cristalli di ematite

Disegna, il Mago dell'Aria,

un barattolo di birra divina

per stordire le piccole farfalle (dorate)

perché l'orco le impali sopra

il legno di mogano delle false promesse.

Tabernacoli (Bianchi) (E azzurri)

Pavesati di candele di cera d'api

Hanno la grazia dei cessi pubblici

Quando a sera ospitano barboni

Lordi e avvinnati

E nulla serve ricordare il "Bel tempo andato"

Come i più vieti versi di vergine affranta

Sta sullo scalino del calesse in bilico

Tacco ardito della vedova allegra

Come su pentagramma l'andante con moto

Del violinista impazzito.

Le lanterne oscillano

allo sgambo dei cavalli

Come foreste di canne cinesi.

Corre la strada maestra

E sembra innevare di sangue di capra

Il bianco mantello del cocchiere ingerato

Sogghigna il re della notte

All'odore della preda che approssima

E polvere di tempesta sparge

Sull'ansia, ingabbiata, dell'alba.

Firenze 24.5.06 (Raccolta Il Vuoto)