Vampiro
Saltella (solerte) il merlo
Sul bocciolo di rosa
Sbiancato dalla pioggia (Notturna)
E (bizzarre) forme di laghi
dettano i tempi Della (tarda) Primavera.
Sulle cime dei (grezzi) cristalli di ematite
Disegna, il Mago dell'Aria,
un barattolo di birra divina
per stordire le piccole farfalle (dorate)
perché l'orco le impali sopra
il legno di mogano delle false promesse.
Tabernacoli (Bianchi) (E azzurri)
Pavesati di candele di cera d'api
Hanno la grazia dei cessi pubblici
Quando a sera ospitano barboni
Lordi e avvinnati
E nulla serve ricordare il "Bel tempo andato"
Come i più vieti versi di vergine affranta
Sta sullo scalino del calesse in bilico
Tacco ardito della vedova allegra
Come su pentagramma l'andante con moto
Del violinista impazzito.
Le lanterne oscillano
allo sgambo dei cavalli
Come foreste di canne cinesi.
Corre la strada maestra
E sembra innevare di sangue di capra
Il bianco mantello del cocchiere ingerato
Sogghigna il re della notte
All'odore della preda che approssima
E polvere di tempesta sparge
Sull'ansia, ingabbiata, dell'alba.
Firenze 24.5.06 (Raccolta Il Vuoto)
