Tantra

07.02.2023

La mia vita, mallo di noce,

Somigliante agli emisferi cerebrali

Dissolve le sue sovrastrutture.

Anche se l'anatomia

Non è mai stata il mio forte

Le schegge impazzite della mente

Non vanno tanto per il sottile.

Abbiamo tutti digerito per anni

Senza i succhi gastrici

E sono state più le parole ingoiate

Che quelle vomitate.

Abbiamo amato

Senza sapere odiare.

Bastava giocare e dosare,

ridere e piangere col cuore,

spaccare in due l'orgoglio,

piroettare coi piedi e le caviglie

sfiancare i fianchi

con sincopati ritmi sciamani.

La coscienza ora guarda in basso

E scorge l'estrema sintesi della luce

Diffondendo nei sensi

L'odore acuto del germe.

Firenze 1.8.06 (Raccolta Dentro il passato)