Sottolineature

06.02.2023

Marisa è vicina al momento

Di cadere leggera

Nella piscina blu,

dove la bambina sta ritta

verso il muso del maremmano

che odia cordialmente

la mandria di pecore

che scampana tutte le sante mattine.

Leo si rizza in tutta la sua grandezza

E i muscoli del collo

Guizzano per ululati continui,

scappa la veneziana

che ha paura anche dei gatti

ma scruta con voluttà

il momento di entrare nel gruppo

delle tante donne infilzate

dall'effluvio del parmigiano reggiano.

Anche il cocomero fa la sua parte

Bagnando il desco della cena d'addio

Ma non c'erano lagrime

A ridare colore all'ambiente,

ma solo sfottò contenuti.

Ora mi profilo e mi candido

A nuove emozioni

Anche perché quel buio idiota

Mi ha impedito di accendere le luci

Che avrei voluto.

Non ci sono cinghiali da arrotare

E il marocchino berbero

Si profonde in inchini da marionetta.

Gli dovevo due soldi di favore

E quattro per i sorrisi

Alla fine ne ho guadagnati cinque

Ma il padrone non aveva il tono

Di chi è molto contento.

Firenze 28.7.06 (Raccolta Il Ditale di vetro)