Sbarbaro
Vicino al bosco di betulle
L'arcano gioco delle pulci d'acqua
Svela il segreto di Pulcinella.
Sulfureo battere d'ali
Di coleotteri pieni di collera
Rinfranca il vagabondo mercenario
Delle api operaie.
Si sviluppa il racconto
Come campestre discesa
Di stelle alpine
Sulla roccia basaltica.
E il nodo di un pettine d'osso
Rovista i tuoi capelli
Come un forcone
Un covone di fieno secco.
Arlecchino ha burlato
Ancora il padrone
E la buriana si abbatte
Sul seno discinto
Di una madre che allatta.
Stridono i tuoi denti
Come sterpi rivolti dal vomere
E spendi quattro soldi di sorriso
Senza nulla chiedere in cambio
Se non balzelli di carezze infantili.
Spranghi l'uscio della tua intimità
E ti avvoltoli sinuosa
Come tralcio di vite
Sul tuo olmo preferito
E concedi la dolce tenerezza del sole
Alle dita di un bambino curioso.
Ronfa il gatto le sue fusa
Contro il tronco del pioppo
Ed ha voglia di bere
Ma l'acqua ha il colore purpureo
Delle cose proibite.
Stende i panni la bruna occitana
E strizza l'occhio alla Lagrima Cristi
E al destriero selvaggio.
Firenze 25.7.06 (Raccolta Il Ditale di vetro)
