Palibudo
Stormano anatre di selva
Sul fondo inesausto del celo.
E si anima lo stagno al riflesso
Filiformi dei fenicotteri rosa.
Profonda il passo sulla fine dell'onda
A evocare moti indiscreti
Strappando al sole le nubi con stizza
E all'arenile nastrato, anemoni di mare.
La giovane luna
Cerca confine di balaustre
Dipinte a ruggine
Spianando ombre di sabbia.
E mentre la gente di terra rulla
Sui bigliardini impazziti
Per coprire il rumore del cibo
Che rulla allo stomaco,
Le tempeste annunciate
Sviliscono in rimbombi di tuono
Affogando nell'afa lunare.
Sotto la pelle che distilla vento
Come alambicchi alchemici
L'Elisir di lunga vita,
brividi calpestano l'attesa
scandita da silenzi d'acqua.
Scarabocchiano sui fogli della vita
I ricordi, bastardi quanto basta
E feroci come scorribande saracene.
Montevarchi 18.7.06 (Raccolta Il Ditale di vetro)
