Non sparate sul condannato a morte!
Stupide piadine all'olio ritornano su
Ad ogni curva che dio manda in terra.
Qua si combatte coi violini a vento
E c'è un volo di battute sarcastiche
E si leggono versi
Snobbando il popolino commosso
da tanto ardore intellettuale.
Ci accerchiano parole sublimi
E il prete non sa solo di latino
E messe della domenica o vespro dei pentiti,
vola alto quando spesso noi voliamo
volgarmente in basso (?).
ma è misticismo grasso e untuoso
o l'anticamera del paradiso terrestre
di cripto cristiana memoria?
I Pesci si sono nascosti
Troppo a lungo nelle catacombe
E non conoscono il gergo dei dannati,
così caro al nostro pellerossa
senza penne d'aquila
e con tanta rabbia in corpo.
Composizioni a tema, incazzati,
stolti salti di epoche classiche,
tegole fradice d'acqua,
punti e virgola musicali.
E poi, stoviglie strapazzate
Nei momenti di delirio e ispirazione
(ma non sono la stessa cosa?),
si nascondono gli scomodi momenti di gloria
suburbani e underground.
Dopo pranzi luculliani di crome e biscrome
E formidabile sbornia di desideri,
prendi le tue ossa dolenti
e ne fai polvere per soluzioni chimiche (!?)
Ricordati che la vecchia Lady dei castelli
della Loira ormai dorme nel suo letto
di foglie di castagno, e sbiadisce
il merito dell'amante per l'offesa nobile
al Coniglio pieno di fieno e materia cerebrale.
Spacca pure il minuto e le bottiglie
Dell'amata birra tedesca, ma, forse
È meglio quella croata,
te lo dico per il tuo bene
e per le carote lesse e i tramezzini sputati di rosso,
protesta tardo romantica rivoluzionaria;
lo stile romanico non si addice
alla striminzita schiera di improperi
e le note del funky jazz hanno offeso
l'onore dei tavoli apparecchiati
con carta riciclata e posate di plastica
scadente e urticante.
E poi, dove lo mettiamo il senso
Dell'onesto carrettiere
Che porta la frutta al mercato rionale?
Trancia pure due fette di torta alle mandorle amare,
sta per scendere l'ombra tra gli scanni,
scannati da anni di incisioni punk.
Avrai tra i piedi il vomito
Delle ragazze in cerca d'amore
Ma non è verde speranza.
Lascia stare, domani pulirà
Chi passerà all'alba a baciare una tazza di caffè,
col dito puntato dritto al centro della tua testa.
Firenze 14.8.06 (Raccolta Il Ditale di vetro)
