Memorie zelanti

05.02.2023

Ho cavato

Dal vetro di cristallo

A forma di bicchiere

Due gocce di sudore

Raccattate in un arenile

Della vecchia Romagna

Dove ho bagnato il mio corpo

randagio malato di altitudine.

I chiodi hanno appeso al muro

Le mie ghiandole sudoripare

Spremendone l'afrore succulento

Come acini d'uva

Qualcuno sta estirpando erba

Dal proprio giardino

Per non lacerarsi l'anima

Col trincetto degli alberi da frutto.

Io girovago della tristezza

Ho stretto fianchi sinuosi,

nelle discoteche di paese

Trattenendo il fiato

Per non morire dalla voglia

Quando il sangue mi saliva alle guance

E il cuore mi usciva dalla labbra

E' l'ora della rivincita, ragazzi,

abbandonatevi alla voglia del fare.

Firenze 26.6.06 (Raccolta Il Ditale di vetro)