Lungo l'argine

15.02.2023

Lascio che la nebbia

Ti avvolga lentamente

come un sudario

cinerino e umido

Ed è per me

questo tuo svanire

Come un sogno all'alba

Profetico quanto basta.

Zittite anche le voci e i suoni

Restano foto sbiadite,

cornici al tuo sguardo

stralunato.

Fissi la superficie

levigata a graffio

di una fontana,

dove l'acqua

anela ad un catino

che è lì da sempre,

e non riempie mai.

Sui tuoi capelli

cadono fiori di stelle

In questa sera d' agosto

incorniciata tra sterpaglie e rovi.

Toglimi quest'angoscia!

con una danza!

Quale che sia, fammi essere l' ultimo

Che osserva il tuo corpo

flettere al vento

come canna di palude.

25.8.09 (Raccolta Il Percorso)