L'ardore dell'ardire
Cercavo di capire
Se era possibile piangere
Sulla voragine buia
Chiamata "legnaia".
Una nera e giovane fatina
Mi prendeva per mano,
intabarrata fino ai capelli
che s'indovinavano
ancora neri e fluenti,
sotto il cappuccio d'ordinanza.
Tra vortici di paura e rimproveri
Trascinato alla gogna
Le guance si coprivano
Di un colore scarlatto
Come di ciliegie amarene;
non so se il suo fosse amore o odio
o sottile sadismo.
Ma se la guardavo in volto
Mi sembrava l'estati di santa teresa
I soprusi vanno taciuti
Perché è giusto soffrire in silenzio
Come catechismo impone;
"i discoli vanno educati
anche con la verga"
e poi, in cambio, è sempre
possibile essere premiati,
magari con il nastro rosso
da capoclasse!
Firenze 29.8.06 (Raccolta Dentro il passato)
