La stanza delle donne

06.02.2023

Ho bevuto il succo amaro

Delle foglie di tamarindo

Macerato alle intemperie

Del monte Sinai.

E l'Arca è scivolata sotto il letto

Delle mie sorelle di sangue.

Lunga la memoria e troppo breve

Il respiro tra i capelli

Ora miei, ora tuoi, ora di nessuno.

Vecchi calzari per soffrire

Come nei nuraghi e nei dammusi

La calca delle vespe impazzite.

Gli angeli dai piedi scalzi

Hanno battuto a lungo la polvere

Suonando le loro ali

Come cornamusa scozzese.

Da qualche parte c'è voglia

Di strappare i veli

Ma il vecchio amante greco

Ha detto che le ore piccole

Sono di gran lunga le migliori

Ed io sono la brutta copia del libertino

E brucio le tappe della mia rivincita.

Dove andiamo stasera?

Nel mondo dei sogni

C'è il divieto d'accesso!.

Firenze 30.6.06 (Raccolta Il Ditale di vetro)