La cena

06.02.2023

Mi piace scivolare

Sotto il tavolo

E guardare le intimità

Di chi circonda

La mia noia deviata.

Stribolano le scuole di pensiero

Intorno alla mia lucida ironia

Strutto e milza di bue

La cena dei caprioli cotti a vapore

Con tanto di vino rosso d.o.c.

Ma che sia di marca

Se no che figura si fa con gli amici?

Storie di bizzarrie e stronzate colossali

Intorno a un purè scotto

E quattro tipi di marmellata biologica.

E a chiudere tra risate isteriche

E isteriche proteste

Con un bagno nelle bollenti tisane

Per la regolarità intestinale!

Quanti di voi pensano ciò che dicono

E dicono ciò che pensano?

Nelle teste marce

Stanno quattro uova al tonno

E uno spruzzo di bignè alla crema.

Ma è più dolce immaginare notti

Dannate e scontate

Piuttosto che dormire

Tra lenzuola stazzate e bulbi di garofano,

dove anche il cane emotivo e lunatico

rifiuta di appoggiare la sua rabbia.

Anche se il tempo lo ha reso stabile

Come un tentativo di stupro andato a male.

Hanno provato a chiamarlo Alien

Ma la galassia ha strizzato le voci

Sotto il portico a mezzanotte

E la finestra ha strinato il gatto

Sottraendolo alla carezze del buonista di turno.

Ho riflettuto a lungo nello specchio

Della camera piena di mosche

E mi sono detto

Fermiamoci all'uscio e buonanotte!

Firenze 27.7.06 (Raccolta Il Ditale di Vetri)