K 626
La nebulosa Di Orione
Scivola Sulla ruota Delle galassie
E il gatto Delle nevi
Struscia La sua coda Di latta
Sul bianco Mantello
Delle dea Ate
Sprizzando Acuti fiocchi
Di ghiaccio
E argute Idee peregrine
Sguaiatamente Innestate
Nelle teste Dei pianeti
Invasati Dal lento rimorso Di girare
A VUOTO NEL VUOTO
Ruzzolano Nel cavo Della luna
I mari Dell'ETERNA ETERNITA'
A immagine di dio
E dei suoi freddi avi Della creazione.
Giustappunto girano nella pace
Della tranquillità mari di tempesta
Dove s'ammaina la festa del perdono
Con dabbenaggini varie
E suppellettili di legno di quart'ordine.
Vengono incontro all'andante con moto
Di un Mozart disfatto e compendioso
Quattro violini in croce
Che filano una biscroma triste e solitaria.
Gira il mondo con la scusa
Dell'eterna giovinezza che "fugge tuttavia"
Ma il requiem incompiuto
Suona il suo epilogo.
Firenze 9.5.06 (Raccolta Il Vuoto)
