Il vespro

06.02.2023

Viva la virtù santa,

che abbrevia il messale

e taglia le preghiere del mattino

insieme al sordo scampanio

del canonico zelante.

Oltre a far traboccare

Il calice e l'acqua santa.

Le trinette ricamate

Del questuante

Non hanno più nulla

Di francescano

E i suoi piedi

Sono protetti da calzari

Da 200 euro al paio.

E la chiesa aiuta

I fratelli poveri.

Calibrando sermoni

Sulle giungle del Mato Grosso

E facendo arrossire

Di vergogna le impudiche

Fanciulle del Mozambico,

obbligandole a vestirsi.

Stanco di mendicare

Il sagrestano ritira

La mazza col cestino

E conta i centesimi

Con la lena di un usuraio.

Ma dovrà pur confessarsi

Dal padre priore

E ammettere il "turpe" pensiero

Che lo attraversa

Quando allunga il braccio

A sfiorare quella signora

Dal cappello blu e spilla bianca

Di falsi diamanti.

Poveri peccatori fate il mea culpa

Che quando mai lo credete

Vi si aprirà una tomba faraonica

Dove sistemare

Le inutili suppellettili

Della vostra vita.

Firenze 23.8.06 (Raccolta Il Ditale di vetro)