Il tempo si è fermato
E insieme alla carne mordi coi denti
Anche l'anima.
Il fuoco arde dove non c'è punto di ritorno
E imitare gli altri è adrenalina pura
Che rigurgita forte
Sulle elucubrazioni di chi impatta.
Il gergo delle vergini
Fa la spola nei sogni dei fanciulli
E come formica scala i rami
Del pesco della piazza
Dove doveva arrivare
L'ardimento dei gemelli.
La sentenza è stata emessa
Dal giudice di primo grado
E tu continui a crogiolarti
Sulla tua incontinenza intellettuale.
Vedrai che progressi
Sulla via delle lettere morte
E i giochi di parole;
anagramma il tuo gesto estremo
i rigurgiti di memoria
che somigliano al frastuono
delle mille delusioni,
alla voglia di soffrire
nel non volere le cose che avvincono
continua a rotolare tra le scorie emotive
e giustizia non sarà fatta.
Ricordati le grandi miniere
Della Scozia dove il vento del Nord
Segna il sentiero dei castelli
E i colori dei Clan.
Ma, già, tu ami i totem
E la pipa delle guerra
Ultimo vecchio apache!.
Firenze 14.8.06 (Raccolta Il Ditale di vetro)
