Il domestico strambo

05.02.2023

Infilo la testa nel fondo del sottofondo

E un ronzio mi taglia

Le orecchie con acuto mordente

Di acqua ragia.

E, spit-splot!

I faretti mi saltano

Intorno alle guance

Come grilli impazziti

Ho messo su legni per anni

E ho consumato le mani

A carezzare chiodi senza testa

E lumi senza petrolio.

Venghino signori

A mirare l'opera suprema

C'è tanta aria e luce

Dicono gli esperti

In materia cerebrale

E i fasci tornitori

Bruciano nel forno nuovo.

"Ora si che le torte vengono bene!"

Va di moda il "feng-shui"

O come cavolo di chiama,

o per essere più eleganti

"en plain air", il vedo tutto

e il contrario di tutto.

Sottovesti dignitose e vertiginose

S'aggirano per le stanze troppo strette

E tentano il vecchio puttaniere

Di turno che dorme nell'angolo

E che sa di strutto e soda rancida.

Vieni e calpesta con dignitosa

Soavità questo ventre molle,

mentre ci facciamo una birra

da 6 gradi centigradi!

E voilà, siamo nel letto

Di Damocle ma senza La sua spada

Potrebbe pungerti il culo.

Firenze 23.6.06 (Raccolta Il Ditale di vetro)