Grandangolo
Cantare a squarciagola
Spremendo il latte
alle foglie delle piante grasse.
Stringere i fiocchi d'avena
Tra le dita impure
Fornicando tra le ingiurie
Di madri adirate
Che colpiscono alla cieca
Povere natiche appena scolpite.
E i pianti nel cesso
Aspettando il perdono del padre
Che non c'è mai.
I primi amori, giochi promiscui
Senza tanta fantasia.
Tra la gente qualcuno ha sorriso
Anche se non al ragazzino smilzo
E diafano come una notte
Di luna piena, che tremava al pensiero
di poter essere oggetto di attenzione
e non lo era!
Cappello, orecchie a sventola
E maglia della salute
Hanno irretito
D'orrore caprino o diavolino
Tutta un'infanzia fottuta.
Firenze 22.6.06 (Raccolta Il Ditale di vetro)
