Fiore di cactus

08.02.2023

Vecchi balconi di rose,

hanno accolto per anni

lo sguardo perso

nella catatonia di una noia

da balaustra.

I sentimenti antichi si legano

ai ricordi come il fiore di un solo giorno

Dischiude e subito muore.

Smorzo la luce, con flemma,

per non turbare le ombre

che mutano in chiarore.

Non lascerò che il piacere

Svanisca dai volti già persi

Tra le foglie di fico affogate

Nel fango dell'autunno.

Lascio la malinconia ai sogni

E la pelle trasparente ai gechi

Incollati alle pareti impregnate

D'infanzia

Le mollette da bucato

Scivolano sui mattoni di casa

a simulare giochi,

ore di pura fantasia spremuta

come i succhi di limone a mezzo dì

Lascio scegliere alla gatta

Cosa farne del fatidico gomitolo,

tanto è morta, trascinando la zampa destra,

per non si sa quale malore,

dopo aver suggerito la cabala dei numeri

saltando oltre il fosso

della profonda emozione animale.

Ancora una sua foto a parete

Aggrigia controluce.

Firenze 29.8.06 (Raccolta Dentro il passato)