Filo di cotone grezzo
Ricapitolando si va a rotoli
Mentre lasciando appunti
Si rinnova il gioco democratico
Del bacio accademico
O di quello russo sui lati della bocca.
Ma il segno del comando
C'è l'ha il papa e non l'antipapa
Quindi stavolta si va da poche parti
Senza la corona del rosario.
Ma forse questo discorso
Non interessa nessuno
Se non gli addetti ai lavori
Che per ora però sono in sciopero.
Qualcuno ha deciso di viaggiare
Ma solo con la fantasia
E già vola alto sull'eleganza forbita
Del neologismo d'avanguardia,
bisogna punire i gesti inadeguati
ma va la! Basta molto meno
per sopportare lo scudiscio
e il brecciolino alle ginocchia,
ma questo era il diletto
delle suore vincenziane,
altro che stroncare il rapporto umano,
basta uno sbadiglio
o una frase a mezza voce
e tutto il passato si cancella
senza nemmeno usare la scolorina
che si sa che è bianca e quindi
non è del colore adatto
a chi vive di passione.
Che bello raccontare favole,
alla sera, sui divani letto
ancora da aprire ma già saturi
di sonno casto e innocente,
un excursus del proprio vissuto
e il patto col diavolo è firmato,
ma Faust stavolta non c'entra.
Firenze 24.8.06 (Raccolta Il Ditale di vetro)
