Evo antico
04.02.2023
Bizzarra zampilla La fonte
Dalla lucida roccia
Del camino di pietra
Dove gli avi
Hanno lasciato
Andare i ricordi.
Nei lunghi inverni
L'arcolaio girava
Sul suo acuto punto
Come le giostre in piazza.
Scintille dorate
Sull'alabastro dell'uscio
Sfioravano languidi ceppi
Di ovili divelti.
Pendono corde strappate
di capre sagge,
Su lungo la crosta della collina
Dove ancora caracollano lente
Nella loro indolenza.
Lungo il fosso
Il pastore ingoia pane e fango
E sogna fresche lenzuola di lino
E una donna
Dal caldo olezzo di stalla.
Firenze 30.5.06 (Raccolta Il Vuoto)
