Cutroscia

04.02.2023

Scampoli di fronde di fico nel tino

Adagiano l'amaro calice d'aceto

dove l'anima di un contadino trapassò

ebbra di voglia di vivere

all'ombra di succosi grappoli viola.

Agavi sonnolente si cullano

Alle sottane di gaie fattoresse

Ed il mulo lungo il pendio

Dondola il suo carico

Di rabbia e di rancore.

Evoca la selva l'umido rintocco

Di cuculi maschi

E raffredda il sudore

Delle mandrie latrate dal cane.

In fondo al tramonto

Sdrucciolano sassi agli zoccoli

Dei cervi selvatici

Fugati dal fumo

Degli sterpi auto combusti

Dall'ardente silenzio

Di strade sterrate.

Firenze 17.5.06 (Raccolta Il Vuoto)