Coppia di fatto
Quattro salti mortali
E la mia vita
è di nuovo alla tua mercè.
Ho stipulato un patto
Con la cariatide
Dal ventre molle
E resto lunghe sere a meditare
Sul vomito delle mosche tze-tze
Che zirlano, si dice così?
sulla faccia idiota del pittore russo
che si atteggia a nuovo zar.
Sego con dolce lena
Le gambe al seggiolone
Dove ascoltavo musica di Bach
E ne pronunciavo il nome
Con grande maestria.
Fatelo sacerdote, disse la suora,
innamorata della mia dabbenaggine
e inebriata dalla mia timidezza.
Detto fatto ora sono
Con la parte oscura della forza
A parlare di streghe e di sciamani.
Regolare il raggio d'azione è buona cosa
Rende tutto più genuino e integrante.
Ma perché il cielo non lascia in pace
Il regno di Sodoma e Gomorra?
E mi lascia leggere i tomi
Proibiti dei vangeli apocrifi?
Accarezzarsi i capelli
È forse gesto osceno, forse no
Lasciamo la risposta
Alle coppie inaridite dal piombo
Degli anni
E dalla disabitudine ai nuclei
Strozzati dai capodanni
Venticinquennali.
Restiamo a molestare i passeri
Togliendo loro le briciole
Con dolce perfidia.
Firenze 23.6.06 (Raccolta Il Ditale di vetro)
