Cardo mariano

08.02.2023

Rovisto la pelle per trovare i pori

E ritrovo il ricordo del te freddo

Alle 8 del mattino

Nella tazzina di vetro

Per un gradevole risveglio

Ma il tremore, che non è freddo,

Suscita conati di vomito.

Piccolo mondo fatto di cartone

e panini imbottiti,

di segni della croce

e odore di matite temperate.

Leggo il poeta del mio tempo

Che mi commuove una sola volta

Ed ho altro per la testa

Che l'ora di religione.

Spendo due lire

Per masticare di nascosto

Le mie nevrosi

Come i primi tiri di fumo nel cesso

O il primo sesso in bottiglia

Mi diverte il ministro del culto

Che fugge isterico

Perché nessuno l'ascolta.

Firenze 8.8.06 (Raccolta Dentro il passato)