Argilla
Cuore refrattario alle correnti
Del golfo Del Messico
Sulla spiaggia di sabbia Enucleata
Dal suo gel di materia Plastica
Risale la sponda Accanto a un
Licheno vecchio di millenni.
La tuba dell'Inca suona tra le rupi
Che travasano il fiume delle meraviglie.
Da qualche parte i desaparesidos della gioia
Hanno fatto combutta coi campesinos
E tendono trappole alle gonne
Delle padrone delle fazende.
Bracieri e balli di stregoni
Impazzano nelle fontane a pozzi
Nei cortili dove ciondola
La benda nera di Zorro
E il turpe adipe del nemico del popolo.
Quanta magia negli spazi della savana
Dove s'annida il mostro delle cascate.
Acqua argentina sulla pelle nuda
Di caimani scuoiati
Il vento di tempeste tropicali
Ricorda al tramonto di lasciare
La luna dietro le spalle
Del suo stanco morire
Stai allerta pantera della notte
Illumina le ombre con la bava fosforescente
E lima le braccia degli alberi con feroce dolcezza
In attesa della morbida schiuma di sangue
Di una tenera gazzella.
E lascia andare L'upupa
Che vada pure a cagare sugli acini succosi
Del signore dell'abbondanza.
Firenze 28.4.06 (Raccolta Il Vuoto)
