Analisi critica

08.02.2023

S'insinua la serpe

nel seno materno

e lo morde con furia

Perché non lasci

Il padrone ancestrale.

Mi hanno detto

di uno scialle celeste

poggiato nella culla

Un tardo pomeriggio d'estate

Quando, con fatica,

ho respirato per la prima volta.

Il cielo è terso

Come la follia

della gente distratta,

che stuzzica la verve dell'artista

a produrre danni al vicinato

quasi sempre ostile

ed "etnicamente diverso".

Non voglio restare solo

in mezzo al guado, come i castori

Preferisco fare guerra alle zanzare

A colpi di starnuto.

Il volto nascosto per la vergogna

E il cuore stretto in una morsa

di tenero languore,

mentre balbetto invano

le mie voglie.

Firenze 31.8.06 (Raccolta Dentro il passato)