Analisi critica
S'insinua la serpe
nel seno materno
e lo morde con furia
Perché non lasci
Il padrone ancestrale.
Mi hanno detto
di uno scialle celeste
poggiato nella culla
Un tardo pomeriggio d'estate
Quando, con fatica,
ho respirato per la prima volta.
Il cielo è terso
Come la follia
della gente distratta,
che stuzzica la verve dell'artista
a produrre danni al vicinato
quasi sempre ostile
ed "etnicamente diverso".
Non voglio restare solo
in mezzo al guado, come i castori
Preferisco fare guerra alle zanzare
A colpi di starnuto.
Il volto nascosto per la vergogna
E il cuore stretto in una morsa
di tenero languore,
mentre balbetto invano
le mie voglie.
Firenze 31.8.06 (Raccolta Dentro il passato)
