2.0
Urlo dal profondo me stesso
Creando scintille cosmiche
Colorate di artemisia gialla.
Verso fisime di gioia
Su un cane pezzato
E sul mio corpo rivoli di birra
Celebrando il rito tribale
Nella nera intercapedine
Dei miei segreti.
Si colora la notte
Di suoni sincopati
Sulla stilizzata
Metafora di luna.
Si compie la furia selvaggia
E adagia sul loro stesso vomito
Barboni ubriachi di vita.
Occhi a mandorla
Disegnati dalla luce del tramonto
Periferico e irreale
Mi vestono di rosso l'anima
Solitamente nera e malata di follia.
E in un gioco di specchi
M'invade l'oriente
Quello vero e velenoso
Come gli scorpioni in amore.
Frulla nell'aria
Un esercito di salamandre
Che spiccano il volo
In odor di farfalle
Ma la crisalide l'ho aperta io
Col mio canto notturno.
Firenze 5.7.06 (Raccolta Il Ditale di vetro)
